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Schede di grammatica italiana
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PROPOSIZIONI PRINCIPALI

Le proposizioni principali (dette anche indipendenti) sono proposizioni autonome sia sul piano del significato, sia dal punto di vista sintattico

- Sono andato al mare

- Che seccatura!

- Ci sei?

Si definiscono proposizioni reggenti quando rappresentano il centro intorno a cui si organizzano le altre proposizioni che costituiscono il periodo

- Francesca è una persona puntuale, mentre io sono un ritardatario cronico


Le proposizioni principali si possono distinguere in base al loro scopo

ENUNCIATIVE (o assertive o informative)
enunciano fatti ed esprimono opinioni
- Il postino ha consegnato un pacco per Angela

INTERROGATIVE DIRETTE
pongono una domanda
- Hai finito di mangiare?

ESCLAMATIVE
esprimono uno stato d'animo
- Ho forato una gomma!

VOLITIVE
esprimono un ordine, un divieto, una concessione, un invito
- La prego di non insistere

DESIDERATIVE (o ottative)
esprimono un desiderio o un augurio
- Ti sia leggera la terra

DUBITATIVE
esprimono un dubbio
- Da chi potrei farmi aiutare?
 

 

 

PRINCIPI: PRÌNCIPI O PRINCÌPI?

Si tratta di una coppia di >>>omografi.

Prìncipi, con accentazione >>>sdrucciola, è il plurale del sostantivo maschile principe, che indica un titolo nobiliare, ma anche uno status di grandissima autorità, di grande prestigio e valore. Deriva dal latino principem nel significato di ‘il più grande, il più importante’

- i principi di Danimarca

- i principi della Chiesa (= i Cardinali)

- i principi del giornalismo italiano (= le firme più importanti)

Princìpi, con accentazione >>>piana, è il plurale del sostantivo maschile principio, che indica un concetto, un’affermazione o un enunciato alla base di una dottrina, di una scienza o di una disciplina, o anche di un ragionamento, di una convinzione. Deriva dal latino principem nel significato di ‘primo’

- una teoria filosofica fondata su saldi principi

- i tre principi della termodinamica

- un giovane senza principi morali.

 

STORIA 

Le due forme sono omografe solo da quando, nel XX secolo, si è smesso di rendere nella grafia plurale di princìpio con la doppia i finale (principii) o con il segno î (principî).

- il rispetto di quei principi che sono alla base della famiglia e della società (A. Palazzeschi, I fratelli Cuccoli)

- La caccia è un gioco da ragazzi. – Da principi, – disse Pieretto, – da signori feudali (C. Pavese, La bella estate).

 

VEDI ANCHE   

accento

 

 

COMPLEMENTO DI PRIVAZIONE

Nell’analisi logica, il complemento di privazione è un complemento indiretto che indica ciò di cui una persona, un animale o una cosa sono privi (o che possiedono in modo scarso), in senso sia proprio, sia figurato.

Il complemento di privazione è introdotto dalle preposizioni >>>di e senza e si accompagna a verbi e aggettivi che indicano mancanza, privazione

- Le analisi indicano una carenza di ferro nel sangue

- È privo di pietà per gli altri

- Siamo rimasti senza benzina

Il complemento di privazione può anche essere costituito dal pronome atono ne (>>>personali, pronomi), e in questo caso non è introdotto da preposizioni

- un mediano a noi non farebbe di certo male, dato che anche quest’anno ne siamo rimasti senza (www.calciomercato.com).

 

 

PRODOTTO DI O PRODOTTO DA?

Dipende dal ruolo grammaticale e dai contesti.

• Il sostantivo prodotto (participio sostantivato dal verbo produrre) può essere seguito sia dalla preposizione di, sia dalla preposizione da quando introduce un complemento di >>>fine o scopo

- un prodotto di bellezza

- un prodotto di prova

ma

- un prodotto da esportazione

- un prodotto da esposizione

Il sostantivo prodotto è seguito dalla preposizione di con i complementi di:

- >>>mezzo o strumento

La storia della nostra azienda è il prodotto di anni di lavoro, impegno e serietà

- >>>specificazione

un prodotto di grandi dimensioni

• Il participio passato prodotto (dal verbo produrre) è sempre seguito dalla preposizione da, che introduce i complementi di >>>agente e causa efficiente

- un bellissimo film prodotto da George Clooney

- “Brothers”, il loro penultimo album, completamente scritto, prodotto e arrangiato dai due («La Repubblica»).

 

 

PROFESSIONE, FEMMINILE DEI NOMI DI vedi FEMMINILE DEI NOMI DI PROFESSIONE

 

 

PRONOMI

Il pronome è una parte variabile del discorso che si usa al posto di un altro elemento della frase, di solito il >>>nome

- Federica arriverà in stazione domani mattina e la dovremo andare a prendere

Il pronome si può trovare anche al posto di altri elementi della frase:

~ un >>>predicato verbale

- Danzava da un’ora e lo avrebbe fatto per tutta la notte

~ un >>>aggettivo

- Avresti dovuto essere comprensiva e invece non lo sei stata

~ un’intera >>>proposizione

- Dov’è tuo fratello? Non me lo hai detto

In base al significato e alla funzione nella frase, i pronomi si suddividono in varie categorie:

pronomi >>>personali io, me, tu, lui, lei, noi, voi, loro

pronomi >>>possessivi mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro

pronomi >>>dimostrativi questo, codesto, quello, stesso, medesimo

pronomi >>>interrogativi chi, che cosa, quando, che, come

pronomi >>>esclamativi chi, che cosa, quando, che, come

pronomi >>>relativi che, chi, il quale, la quale, i quali

pronomi >>>indefiniti qualcuno, qualche, nessuno, alcuni, alcuna.

 

 

VERBI PRONOMINALI

I verbi pronominali si combinano nella coniugazione con almeno un pronome>>>personale atono.

Rientrano in questo gruppo varie categorie:

• i verbi riflessivi diretti, quando soggetto e oggetto coincidono e il pronome atono rappresenta un complemento oggetto

- Giuseppe si pettina

- Claudia si trucca

• verbi riflessivi indiretti (o apparenti), quando l’azione del verbo non ricade direttamente sul soggetto ma va a suo beneficio, e il pronome atono rappresenta un complemento indiretto

- Mi domando come le cose possano essere andate così

- Paola si lava le mani 

• verbi riflessivi reciproci, quando l’azione svolta da due soggetti coinvolge entrambi o è subita da entrambi

- Francesca e Sonia si stringono la mano

- I testimoni degli sposi si sono appena conosciuti

• verbi intransitivi pronominali, in cui la presenza del pronome è obbligatoria

pentirsi

vergognarsi

arrabbiarsi

ribellarsi

arrendersi

impadronirsi

imbattersi

suicidarsi

• alcuni verbi nei quali la presenza del pronome è facoltativa e comporta una variazione di significato

abbattere (= far cadere colpendo) / abbattersi (= avvilirsi)

allontanare (= tenere lontano) / allontanarsi (= andar via).

 

VEDI ANCHE 

riflessivi, verbi

 

 

PROPAROSSITONA, ACCENTAZIONE vedi SDRUCCIOLA, ACCENTAZIONE

 

 

PROPOSIZIONI

Una proposizione è formata da due o più parole organizzate intorno a un verbo (>>>predicato verbale)

- Rosa dorme

- Nicola guarda la tv

- Monica ama le poesie di Jacques Prévert


Dal punto di vista sintattico, le proposizioni possono essere di quattro tipi:

PRINCIPALI
- Francesca è una persona puntuale

COORDINATE
- Luigi apparecchia la tavola e Loredana prepara la cena

SUBORDINATE
- Prima di uscire, ricordati di chiudere il gas

GIUSTAPPOSTE (GIUSTAPPOSIZIONE)
- lo guardo la tv, tu leggi il tuo libro
 

 

Dal punto di vista del significato, possono appartenere a diverse categorie:

 

AGGIUNTIVE
- Oltre che nei primi, mio fratello è bravissimo anche a preparare i dolci

AVVERSATIVE
- Giovanni ha studiato tanto, ma è stato bocciato lo stesso

CAUSALI
- Visto che siete arrivati, possiamo andare

COMPARATIVE
- Devo ammettere che sei più bravo di quanto pensassi

COMPLETIVE
- Mi hanno chiesto dove abita il sindaco

CONCESSIVE
- Anche se sono stanco, stasera ho voglia di uscire

CONDIZIONALI
- Se glielo dicessi tu, forse ti ascolterebbe

CONSECUTIVE
- Ho talmente tanto sonno che non mi reggo in piedi

COPULATIVE
- Andrea è venuto a cercarmi e siamo usciti insieme

DICHIARATIVE
- Sono convinto che abbiate fatto bene ad andare al mare

DISGIUNTIVE
- Non so: andiamo via oppure torniamo a casa

ECCETTUATIVE
- Farò tutto quello che vuoi, a meno che tu mi chieda l'impossibile

ENUNCIATIVE
- Mio figlio è un terremoto

ESCLAMATIVE
- Che faccia tosta!

ESCLUSIVE
- Hanno cominciato senza avvertirmi

FINALI
- Devo andare in banca a ritirare lo stipendio

INCIDENTALI
- Se finite tutti i compiti, lo sapete, potete uscire a giocare

INTERROGATIVE
- Che ore sono?

LIMITATIVE
- Che io sappia, oggi il meccanico è chiuso

MODALI
- Rise socchiudendo gli occhi

OGGETTIVE
- Ritengo che questo problema vada risolto in tempi brevissimi

RELATIVE
- Antonio, che è il nuovo cuoco, ha lavorato anche in televisione

SOGGETTIVE
- Bisogna che te cose si sistemino da sole

ATEMPORALI
- Quando ero giovane io, i computer non c'erano ancora

VOLITIVE
- Vorrei che prestassi più attenzione ai miei consigli
 

 

PROPRIE, INTERIEZIONI vedi INTERIEZIONI PRIMARIE