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Schede di grammatica italiana
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AGGETTIVI E PRONOMI POSSESSIVI

Gli aggettivi e i pronomi possessivi svolgono principalmente due funzioni:

• attraverso la >>>radice, precisano il possessore, cioè la persona a cui appartengono gli elementi a cui si riferiscono

- il tuo ufficio è al terzo piano, il mio al primo

- la nostra proposta è migliore della vostra

• attraverso la >>>desinenza, che si accorda in genere e numero con un sostantivo, permettono di individuare l’elemento posseduto

- il mio cappello è verde, i suoi sono tutti neri

Le forme degli aggettivi possessivi sono

PERSONA SINGOLARE   PLURALE  
  MASCHILE FEMMINILE MASCHILE FEMMINILE
1a singolare mio mia miei mie
2a singolare tuo tua tuoi tue
3a singolare suo sua suoi sue
1a plurale nostro nostra nostri nostre
2a plurale vostro vostra vostri vostre
3a plurale loro loro loro loro

Gli aggettivi di 3a persona singolare e plurale dipendono anche dal genere e dal numero del nome che li accompagna e che indica il possessore. 

In particolare, si usa suo / sua / suoi / sue quando il possessore è uno solo

- Andrea mi ha invitato alla sua festa di compleanno

- Giovanna mi ha fatto conoscere le sue colleghe

 

Si usa loro quando i possessori sono due o più

- Claudio e Donatella sono venuti a prenderci con la loro auto

- I candidati devono presentare le loro domande di partecipazione entro il 18 marzo

Quando il soggetto della proposizione e il possessore sono la stessa persona, al posto degli aggettivi possessivi di 3a persona singolare e plurale si può usare l’aggettivo proprio (>>>proprio o suo?)

- Simona ci tiene molto alla cura della propria persona

- Alessandro ha chiesto a Luca che gli porti i propri guanti da lavoro

Il possessivo svolge la funzione di >>>pronome quando sostituisce il nome dell’oggetto posseduto. 

Le forme dei pronomi possessivi corrispondono a quelle degli aggettivi e sono sempre precedute dall’articolo determinativo oppure da una preposizione articolata

- La tua (aggettivo) auto è più spaziosa della mia (pronome)

- Dici che tua (aggettivo) madre è molto severa, ma allora io cosa dovrei dire della mia (pronome)?

- Io bado alle mie (aggettivo) faccende, e Luisa alle proprie (pronome)

In alcuni casi particolari, il pronome possessivo viene usato con valore di sostantivo. Questo perché ha finito con l’assumere il significato del nome al posto del quale molto frequentemente si trova.

Al maschile può indicare:

• il denaro

- Sono pronto a metterci anche del mio

• un aspetto naturale e spontaneo

- Avrai anche studiato molto, però devi ammettere che sei brava di tuo a ballare

• i parenti più stretti, gli amici più intimi, gli alleati

- I miei non vogliono lasciarmi uscire stasera

- Arrivano i nostri!

Al femminile può indicare: 

• una lettera

- Faccio seguito alla mia dello scorso 29 ottobre per confermare la prenotazione

• un’idea, un’opinione

- È giusto che anche Paolo dica la sua su questo argomento

• la salute

- Brindiamo alla nostra!

• una capacità innata, oppure ‘la propria parte’

- Dalla sua ha un talento notevole

- Ma per averli dalla propria, ai laziali bisogna parlare chiaro e non con frasi sibilline (www.lalaziosiamonoi.it)

• una serie di comportamenti abituali, con connotazione negativa

- Alberto ne ha combinata un’altra delle sue.

 

USI 

In genere, l’aggettivo possessivo si colloca prima del nome a cui si riferisce, preceduto dall’articolo. Se messo dopo, infatti, in molti casi ha una connotazione enfatica o ironica

- Andatevene da qui, questa è casa mia!

L’aggettivo possessivo può essere omesso quando il termine di riferimento è chiaramente intuibile nel contesto

- Pietro ha dimenticato le chiavi a casa (= le sue chiavi)

Di norma non si usa l’articolo >>>determinativo quando l’aggettivo possessivo è usato prima dei nomi di parentela al singolare

- ho visto mia zia in centro (non la mia zia)

In questi casi, l’uso dell’articolo dà una connotazione affettiva all’espressione ed è ammesso ad esempio in testi per l’infanzia

- Quando apro i miei occhi al mattino la mia mamma mi viene vicino, mi accarezza pian piano la testa, poi sorride e i suoi occhi fan festa (E. Giacone, Filastrocche)

Si usa invece l’articolo determinativo prima dell’aggettivo possessivo quando i nomi di parentela sono usati con suffissi >>>diminutivi o >>>vezzeggiativi oppure in presenza di ulteriori specificazioni

- Il mio paparino

- La mia sorellina

- Il mio fratello più vecchio

- La mia seconda moglie.

 

VEDI ANCHE

aggettivi

pronomi

 

 

POTERE

Il verbo irregolare potere alterna – a seconda dei modi, dei tempi e delle persone – tre diverse >>>radici: poss-, puo-, pot-.

• Quando la radice è accentata, si usa poss

io posso

lui possa 

voi possiate

o puo-, solo nella 2a e 3a persona singolare del presente indicativo

tu puoi

lui può

• Quando la radice non è accentata, si usa pot-

voi potete

io potevo

io potrò

io potrei

potuto

potendo.

 

STORIA 

Sono arcaiche le forme puote (per può), ponno (per possono) e potetti / possetti (per potei)

- Vuolsi così colà dove si puote / ciò che si vuole, e più non dimandare (D. Alighieri, Inferno)

- Non ponno a nozze et a conviti publici / Li fagiani apparir sopra le tavole (L. Ariosto, La Lena)

 

La forma possette si ritrova anche in una delle prime attestazioni scritte della lingua italiana, i Placiti capuani del 960

Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le possette parte S(an)c(t)i Benedicti.