Schede di grammatica italiana
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PNEUMATICO: IL O LO?
La forma corretta è quella con l’articolo determinativo lo per il singolare e l’articolo gli per il plurale
lo pneumatico / gli pneumatici
Non è tuttavia infrequente imbattersi negli articoli determinativi il (per il singolare) e i (per il plurale) al posto dei più corretti lo e gli
il pneumatico / i pneumatici
Si tratta di un uso comune non solo nel linguaggio familiare, ma anche in quello giornalistico e nella narrativa
- Il crescente interesse del pubblico per i pneumatici invernali non è però un fenomeno esclusivamente italiano («La Repubblica»)
- Con un colpo di pollice, lasciar saltare la dinamo contro il pneumatico anteriore (E. Brizzi, Jack Frusciante è uscito dal gruppo)
Gli articoli lo e gli sono ormai adoperati solo nei registri più sorvegliati e formali dell’italiano parlato e scritto.
In parallelo, anche l’articolo indeterminativo corretto davanti a pneumatico dovrebbe essere uno; tuttavia, nell’uso (talvolta anche sorvegliato) è ormai diffusa la forma un, con >>>troncamento
- Qual è la differenza tra uno pneumatico invernale e uno estivo? (www.rezulteo-pneumatici.it)
- Tutto quello che resta della barca senza nome è un pneumatico, che va su e giù nell’acqua («L’Unità»)
- un omino in tuta cercava un buco in un pneumatico immergendolo in un catino d’acqua (I. Calvino, Ultimo viene il corvo).
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determinativi, articoli
-POLI
-poli è un >>>suffissoide che deriva dal greco polis ‘città’. Si trova col significato di ‘città, insediamento umano’ in molte parole composte derivate dal greco (Costantinopoli ‘città fondata dall’imperatore Costantino I’) o formate modernamente
- baraccopoli (‘insediamento formato di baracche’)
- tendopoli (‘campo formato da un complesso di tende’)
Nel linguaggio giornalistico il suffissoide -poli ha assunto in tempi recenti un significato diverso, quello di ‘corruzione, scandalo’
- bancopoli (‘scandalo che coinvolge il mondo della finanza’)
- calciopoli (‘scandalo che coinvolge il mondo del calcio’)
- vallettopoli (‘scandalo che coinvolge il mondo dello spettacolo, da valletta’).
STORIA
Il particolare significato legato alla corruzione ha preso piede negli anni Novanta del XX secolo, in seguito all’inchiesta giudiziaria nota come “Mani pulite”, quando i giornali ribattezzarono la città di Milano con l’appellativo di tangentopoli, e cioè ‘città delle tangenti’. Da nome proprio per indicare Milano, il termine ha finito ben presto per indicare, più in generale, quello scandalo. Oggi si aggiunge -poli ai nomi comuni per indicare ogni tipo di scandalo che riguardi la vita pubblica o privata.
POLI-
Poli- è un >>>prefissoide derivato dal greco polỳs ‘molto’. Si trova in parole composte derivate dal greco e dal latino o formate modernamente e indica molteplicità numerica, abbondanza
- poliambulatorio (‘ambulatorio attrezzato per la diagnosi e la cura di malattie appartenenti a diverse specialità mediche’)
- polisportivo (‘che riguarda o comprende vari sport o attività sportive’)
In chimica, indica che un elemento è presente in un composto chimico un numero di volte maggiore di uno
- polisolfuro
- polifosfato
In medicina, si premette al nome di alcune malattie per indicare che queste interessano più organi simili
- poliartrite
- polineurite
Può indicare inoltre la presenza di un numero superiore alla norma di determinati organi o formazioni
- polimastia (‘presenza di tessuto mammario in eccesso e in sedi che non sono le mammelle’)
- polidattilia (‘presenza di dita in eccesso’).
ESPRESSIONI POLIREMATICHE
Le espressioni polirematiche sono parole >>>composte formate da più elementi che costituiscono un insieme non scomponibile, il cui significato complessivo è autonomo rispetto ai singoli costituenti.
Possono essere formate da diverse combinazioni:
• nome + nome
parola chiave
banca dati
rimborso spese
• nome + aggettivo
lavori forzati
bacchetta magica
camera oscura
• nome + preposizione + nome
ferro da stiro
scarpe da tennis
reazione a catena
luna di miele.
DUBBI
I vari elementi di un’espressione polirematica non possono essere separati da altri elementi. Ad esempio, un aggettivo può essere inserito prima o dopo la serie di elementi che formano l’espressione polirematica, ma non tra un elemento e l’altro; si può dire
un buon ferro da stiro / un ferro da stiro buono
ma non è ammessa la forma
un ferro buono da stiro.
POLISINDETO
Il polisindeto è la relazione di >>>paratassi tra due >>>proposizioni coordinate, realizzata replicando la stessa >>>congiunzione davanti a ciascuna delle proposizioni che vengono coordinate
- tutto e tutti si muovono e vanno e vengono e si incrociano (www.archiviobolano.it)
È tipico soprattutto della lingua letteraria tradizionale
- E mangia e bee e dorme e veste panni (D. Alighieri, Inferno)
e si contrappone all’asindeto (o >>>giustapposizione), in cui il collegamento è realizzato tramite la sola punteggiatura.
POLITICAMENTE CORRETTO
L’espressione politicamente corretto è un >>>calco dalla locuzione angloamericana politically correct, con cui ci si riferiva in origine al movimento politico statunitense che rivendicava il riconoscimento delle minoranze etniche, di genere ecc. e una maggiore giustizia sociale, anche attraverso un uso più rispettoso del linguaggio.
In italiano rientrano nell’uso politicamente corretto del linguaggio una serie di atteggiamenti che portano a:
• evitare il linguaggio cosiddetto sessista, ad esempio attraverso l’impiego di forme non marcate dal punto di vista del genere (diritti della persona al posto di diritti dell’uomo);
• evitare espressioni che evocano discriminazione nei confronti di minoranze etniche (come negro o giudeo) e di categorie con svantaggio fisico (ad esempio handicappato, cieco, nano a cui andrebbero preferite espressioni come diversamente abile, non vedente, persona di bassa statura);
• evitare in generale espressioni tradizionalmente connotate in modo discriminatorio, ad esempio per quanto riguarda i nomi delle professioni (come bidello o becchino, a cui si dovrebbero preferire espressioni neutre come operatore scolastico e operatore cimiteriale).
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eufemismi
POMODORI O POMIDORO?
Il sostantivo pomodoro ha due plurali, entrambi corretti.
• Pomodori, con la prima parte (pomo) invariabile e la desinenza in -i (come la maggior parte dei nomi maschili in -o), è la forma oggi di gran lunga più comune.
• Pomidoro, con la prima parte al plurale (pomi) e la seconda invariabile, è oggi molto rara.
STORIA
La parola pomodoro è una parola >>>composta di tipo nome + preposizione + nome. Nel tempo, i costituenti si sono fusi tra loro al punto che ormai il nome non viene più percepito come composto. Questo ha portato ad abbandonare quasi del tutto il plurale regolare pomidoro, che tuttavia si rintraccia nei testi dei secoli passati
- Varie gustosissime vivande si posson fare di pomidoro, ed infinite conditure col sugo loro si prestano alle carni, ai pesci, all’uova, alle paste, ed all’erbe (V. Corrado, Del cibo pitagorico ovvero erbaceo per uso de’ nobili, e de’ letterati).
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plurali doppi
GRADO POSITIVO
Il grado positivo indica, negli aggettivi >>>qualificativi, l’esistenza di una qualità nel modo più semplice, senza fornire informazioni sulla quantità e l’intensità e senza istituire confronti
- Aldo è una persona simpatica
- Loredana ha i capelli castani
- Questo piatto è delizioso.
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grado degli aggettivi