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Schede di grammatica italiana
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CONGIUNTIVO PASSATO

Il tempo verbale passato del modo >>>congiuntivo si forma combinando le forme del congiuntivo presente degli ausiliari avere o essere con il participio passato del verbo da coniugare 

CONG. PRES. / PART.PASS. CONG. PRES. / PART. PASS.
io abbia temuto io sia andato
tu abbia temuto tu sia andato
lui / lei abbia temuto lui/lei sia andato
noi abbiamo temuto noi siamo andati
voi abbiate temuto voi siate andati
loro abbiano temuto loro siano andati

Si usa per esprimere l’anteriorità di un evento nelle proposizioni dipendenti rette da verbi come sperare, credere, supporre al presente o futuro indicativo

- Credo che Riccardo non abbia capito a che ora raggiungerci

- Nicola spererà che l’avvocato si sia dimenticato dell’appuntamento

- Suppongo che abbiano avvertito la mia presenza

Si usa anche per esprimere un dubbio riferito al passato nelle proposizioni >>>principali, specie in forma di domanda

- Che siano già stati pubblicati i nomi dei candidati alla prova pratica?

 

 

PASSATO PROSSIMO, INDICATIVO

Il passato prossimo (o perfetto composto) è un tempo verbale dell’indicativo che esprime un’azione avvenuta in un passato, recente o lontano, che tende ad avere effetti percepiti ancora nel presente da parte di chi parla o scrive. La vicinanza al presente è di carattere psicologico e corrisponde a un coinvolgimento emotivo rispetto all’evento raccontato.

Il passato prossimo si forma combinando le forme dell’indicativo presente degli ausiliari avere o essere con il >>>participio passato del verbo da coniugare

- L’altro giorno ho conosciuto la figlia di Michele

- Giulio mi ha presentato Chiara cinque anni fa

- Da giovane ho fatto il militare a Cuneo

In particolare:

• tutti i verbi transitivi formano il passato prossimo con l’ausiliare avere

- ho mangiato un biscotto

- hai chiesto scusa

- hanno rivolto un appello

• la maggior parte dei verbi intransitivi forma il passato prossimo con l’ausiliare essere e il participio passato concorda in genere e numero con il soggetto

- Gli amici sono capitati qui per caso

- Mauro è partito di corsa

- Le ragazze sono arrivate.

 

USI 

Il passato prossimo è preferito nel parlato o nello scritto meno controllato, mentre il >>>passato remoto si incontra più spesso nella lingua scritta e nei registri più elevati. Tuttavia, il passato prossimo, nel corso dei secoli, ha mostrato una certa tendenza a sostituire il passato remoto anche nei livelli formali di lingua. 

Nell’italiano d’oggi tende a estendere i suoi ambiti d’uso. Nel parlato informale, il passato prossimo è usato spesso al posto del >>>futuro anteriore per esprimere un’azione futura che è anteriore a un’altra azione futura (a sua volta spesso espressa da un >>>presente indicativo usato per esprimere un’azione futura)

- Appena abbiamo finito (= avremo finito) la scuola, andiamo (= andremo) tutti in vacanza

Nel parlato dell’Italia centrale e meridionale il passato prossimo tende a essere sostituito dal passato remoto anche per eventi vicini

- Stamattina andai dal barbiere

Nel parlato dell’Italia settentrionale, al contrario, il passato prossimo tende a essere usato anche al posto del passato remoto

- Nel 1964 sono andato a un concerto dei Beatles.

 

VEDI ANCHE

indicativo

concordanza

transitivi e intransitivi, verbi

 

 

PASSATO REMOTO, INDICATIVO

Il passato remoto (o perfetto semplice) è un tempo verbale dell’indicativo e si usa per indicare un fatto avvenuto nel passato, concluso e senza legami di nessun tipo con il presente; la lontananza è di carattere sia cronologico, sia psicologico.

Nell’uso comune può corrispondere a un distacco emotivo rispetto all’evento raccontato, mentre nello scritto letterario l’uso del passato remoto risponde a una scelta stilistica

- Il cantante Carlo Broschi, detto Farinelli, nacque ad Andria il 24 gennaio 1705

- Le antiche mura perimetrali di Padova furono demolite durante la guerra contro la Lega di Cambrai

- Alice trattenne il fiato mentre si sfilava la canottiera e non poté fare a meno di strizzare gli occhi per un momento (P. Giordano, La solitudine dei numeri primi)

Dal punto di vista della forma, alcuni verbi formano il passato remoto in modo regolare (passato remoto debole) aggiungendo alla radice verbale le desinenze proprie di questo tempo

I CONIUGAZIONE
(-ARE)
II CONIUGAZIONE
(-ERE)
III CONIUGAZIONE
(-IRE)
io am-ai io tem-ei (o tem-etti) io ment-ii
tu am-asti tu tem-esti tu ment-isti
lui/lei am-ò lui/lei tem-è (o tem-ette) lui/lei ment-ì
noi am-ammo noi tem-emmo noi ment-immo
voi am-aste voi tem-este voi ment-iste
loro am-arono loro tem-erano (o tem-ettero) loro ment-irono

Altri verbi presentano una forma del passato remoto con una radice diversa da quella dell’infinito per la 1a e 3a persona singolare e per la 3a plurale (passato remoto forte), come ad esempio

avere > io ebbi, tu avesti, lui / lei ebbe, noi avemmo, voi aveste, loro ebbero

fare > io feci, tu facesti, lui / lei fece, noi facemmo, voi faceste, loro fecero

rispondere > io risposi, tu rispondesti, lui / lei rispose, noi rispondemmo, voi rispondeste, loro risposero

dire > io dissi, tu dicesti, lui / lei disse, noi dicemmo, voi diceste, loro dissero

Nel caso di risposi e dissi si parla di passato remoto sigmatico, dalla lettera dell’alfabeto greco sigma (che corrisponde alla nostra s), perché il passato remoto di questi verbi si forma aggiungendo una -s- tra la >>>radice e la >>>desinenza.

Il passato remoto del verbo essere è completamente irregolare

essere> io fui, tu fosti, lui / lei fu, noi fummo, voi foste, loro furono.

 

USI 

Mentre il >>>passato prossimo si riferisce in genere a eventi considerati psicologicamente vicini, il passato remoto è la forma del passato percepito come psicologicamente lontano.

 

VEDI ANCHE   

indicativo

 

 

PASSIVI, VERBI vedi FORMA ATTIVA, PASSIVA E RIFLESSIVA

 

 

PASTORE / PASTORA vedi -TORA, FEMMINILE IN