Schede di grammatica italiana
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COMPLEMENTO DI PARAGONE
Nell’analisi logica, il complemento di paragone è un complemento indiretto che indica il secondo termine del confronto tra due cose o esseri animati, o tra due qualità appartenenti a una stessa cosa o a uno stesso essere animato.
• Con il comparativo di maggioranza e di minoranza, il complemento di paragone è introdotto per lo più dalla >>>preposizione di
- Laura è più estroversa di Roberta
- Queste pesche sono più mature di quelle
Quando il confronto riguarda due qualità diverse di una stessa entità, animata o inanimata, il complemento di paragone è introdotto dalla >>>congiunzione che
- Questa torta è più buona che bella
- Negli spinaci c’è meno ferro che nella rucola
• Con il comparativo di uguaglianza, il complemento di paragone è introdotto dalla congiunzione come o dall’>>>avverbio quanto
- Il mio skateboard è rosso come il tuo
- Mio padre è alto quanto me.
PARAGRAFO
Con il termine paragrafo si fa riferimento a due concetti diversi.
• Il paragrafo (o capoverso) è innanzitutto una porzione di testo formata da uno o più periodi e isolata da ciò che precede e ciò che segue. All’interno del paragrafo sono raggruppate porzioni di informazione omogenee, perciò il passaggio a un nuovo capoverso (il cosiddetto a capo) implica una pausa molto forte nel testo.
Nell’editoria e nella scrittura con il computer il paragrafo è messo in evidenza con un breve rientro della riga di inizio del primo periodo del paragrafo o con una riga vuota tra un paragrafo e l’altro (paragrafo all’inglese).
• Con il termine paragrafo si intende anche una suddivisione interna a un capitolo, spesso dotata di titolo e isolata con soluzioni grafiche.
VERBI PARASINTETICI
I verbi parasintetici sono verbi che si formano a partire da un sostantivo o da un aggettivo, combinando simultaneamente alcuni prefissi e il suffisso verbale in -are o -ire.
I prefissi possono essere:
• >>>a-, che indica un’azione o un cambiamento di condizione
a + latt(e) + are> allattare
a + bell(o)+ ire> abbellire
• >>>de-, >>>di-, dis- con valore negativo e sottrattivo
de + tass(a) + are> detassare
di + rozz(o) + are > dirozzare
dis + amor(e) + are> disamorare
• >>>in-, che indica un’azione
in + aspr(o) + ire> inasprire
• >>>s-, con valore intensivo o privativo
s + ferragli(a) + are > sferragliare
s + vi(a) + are> sviare
• tra- (e le varianti più letterarie tras-, trans-), che indica un passaggio
tra + vas(o) + are> travasare.
PARATASSI
La paratassi (detta anche coordinazione) è la relazione per cui due o più >>>proposizioni di un >>>periodo sono collegate tra loro pur restando autonome dal punto di vista semantico e sintattico.
Le proposizioni possono essere coordinate:
• per mezzo di una >>>congiunzione coordinativa
- Sei venuto in macchina o hai preso il treno?
- Ormai è tardi e non saprei come fare
• per >>>polisindeto, cioè replicando la stessa congiunzione davanti a ciascuna delle proposizioni che vengono coordinate
- Paolo non ha telefonato, né scritto, né si è fatto sentire in altro modo
- Fido è irrequieto: abbaia e si gratta e non sta fermo un minuto
• per >>>giustapposizione (o asindeto), senza legami formali tra le proposizioni oltre alla >>>punteggiatura
- Il professore arrivò in aula, vide la situazione, chiese aiuto al suo collaboratore
- Il farmacista ha abbassato la serranda. Ormai ha chiuso
Si distinguono diversi tipi di coordinazione:
• copulativa, quando due o più proposizioni di significato omologo uniscono il loro contenuto; le principali congiunzioni >>>copulative sono e e né
- Luigi uscì di casa in fretta e andò a lavorare
- Non so né da dove provenga né quale religione professi
• disgiuntiva, quando due o più proposizioni si escludono reciprocamente; le principali congiunzioni >>>disgiuntive sono o e oppure
- Festeggeremo da soli o con pochi amici
- Partite anche voi per il mare oppure rimanete in città?
• avversativa, quando due o più proposizioni sono contrapposte in parte o del tutto; le principali congiunzioni >>>avversative sono ma, però e bensì
- Ho provato a cercare i calzini nel cassetto, ma non li ho trovati
- La casa di Riccardo è molto grande, però è senza giardino
-Io non voglio far apparire il gruppo nella legenda, bensì voglio aggiungerlo nella lista staff! (www.phpbbitalia.net)
• esplicativa, quando una proposizione spiega o precisa ciò che è stato detto in precedenza; le principali congiunzioni >>>dichiarative sono cioè, ossia, ovvero e infatti
- Ho fatto quello che dovevo, cioè ho detto la verità
- Questa casa è mia, ossia dei miei genitori
- Questa è la mia strada, ovvero è la strada in cui abito
- Mi sento meglio, infatti non ho più la febbre
• conclusiva, quando una proposizione è conseguenza di ciò che è stato detto in precedenza; le principali congiunzioni >>>conclusive sono dunque, perciò e quindi
- Sei maggiorenne, dunque puoi prendere la patente
- Hai fatto una sciocchezza, perciò adesso ne paghi le conseguenze
- Ho trovato il messaggio, quindi ho richiamato
• correlativa, quando una proposizione richiama direttamente l’altra; i principali nessi correlativi (>>>correlative, congiunzioni) sono e…e, o…o, sia…sia e né…né
- Non mi dai mai ascolto: e quando non hai tempo, e quando sei stanco
- O ti decidi a farlo o lasciamo perdere
- Filippo è sempre stato antipatico, sia quand’era piccolo sia adesso che ha quasi trent’anni
- Non ho né voglia né tempo di starti a sentire.
VEDI ANCHE
ipotassi
PARENTESI QUADRE
Le parentesi quadre [ ] si utilizzano per:
• racchiudere nel testo un commento dell’autore o una spiegazione tecnica
- Arrivò Raúl, sorridente, con indosso una camiciola celestina regalo del Gabo [García Márquez] («La Repubblica»)
- Mi fecero entrare in un ufficio dove c’erano coca-cola, shawarma [i tipici panini arabi: pane pita con sottili fettine di agnello ndr] e dolciumi («La Repubblica»)
• racchiudere i puntini di sospensione nelle indicazioni delle parti omesse di una citazione
- Giovanni pensò alla città nel crepuscolo, [...]. Tutti in un modo o nell’altro avevano qualche motivo, anche piccolo, per sperare, tutti fuori che lui (D. Buzzati, Il deserto dei Tartari)
• introdurre una parentesi all’interno di una frase già contenuta tra parentesi tonde
- (la città di Sant’Ambrogio [Milano] era avvolta nella nebbia).
PARENTESI TONDE
Le parentesi tonde ( ) si utilizzano per:
• racchiudere un inciso, un commento, un ampliamento del discorso
- Abbiamo preso nota del fatto che Washington incoraggia i topi a ruggire (è il caso della Georgia), ma non è in grado di liberarli dalla trappola in cui si sono cacciati («Corriere della Sera»)
• racchiudere un periodo indipendente dal testo
- Quando perse i suoi risparmi a seguito del crollo di borsa del 1929, mio nonno scoprì che il mercato azionario può essere una gigantesca casa da gioco. (La mia generazione ha fatto una analoga scoperta, su scala più piccola, quando nel 2000 è scoppiata la bolla speculativa delle società telematiche.) («L’Unità»)
• aggiungere un’informazione o una precisazione
- Oggi molte similitudini fra particelle sono state ricondotte a particolari tipi di simmetria: di carica (tra elettroni e positroni), di scambio (tra protoni e neutroni), interne (tra quark di diverso colore) e super (tra bosoni e fermioni) («La Repubblica»).
USI
Il punto >>>interrogativo e il punto >>>esclamativo si devono mettere prima della parentesi di chiusura
- Devo necessariamente vederla (dove troverò il tempo per farlo?) per restituirle il suo portachiavi
- Sono venuto a sapere (non mi pare
vero!)
che sei stato in televisione
a meno che non riguardino l’intero periodo e non solo
quanto detto tra parentesi
- Credete davvero che questo succeda solo da noi (in Italia, intendo)?
- Sono davvero insopportabili, questi giornali scandalistici (quotidiani compresi)!
Il >>>punto, invece, si mette di norma dopo la parentesi di chiusura
- In spagnolo la -s- seguita da una consonante fa sillaba con la precedente (nessuna parola comincia per -s- impura, cioè seguita da consonante).
PAROSSINTONA, ACCENTAZIONE vedi PIANA, ACCENTAZIONE