ÈÒÀËÜßÍÑÊÈÉ ßÇÛÊ

Schede di grammatica italiana
L 2


LI O LÌ?

Si tratta di due >>>omografi.

Li senza accento grafico (dal latino illi) è il pronome atono maschile plurale usato in funzione di complemento oggetto

- Li vedi spesso quei tuoi amici? 

- I biglietti del concerto andrà a comprarli Valeria

con l’accento grafico (dal latino illic) è un avverbio di >>>luogo che identifica un punto non molto lontano da chi parla e da chi ascolta

- Cerca fra quei libri

- Visto che passi di , compra il giornale

Si può trovare anche abbinato a >>>preposizioni e >>>avverbi o in alcune >>>locuzioni

- lì intorno

- quel quaderno

- fin

- essere per.

 

USI 

Li senza accento grafico (sempre da illi) è anche una variante antica dell’articolo >>>determinativo maschile plurale gli

- Tutti li amici vi salutano (Lettera di G. Mamiani a T. Mamiani)

Ormai scomparsa dall’uso, questa forma sopravvive soltanto nelle date riportate in calce a testi di uso burocratico (documenti, contratti ecc.)

- Pavia, li 17 ottobre 2011

Qui l’articolo si riferisce, com’era normale nei secoli scorsi, al numerale: sarebbe come dire “i 17 di ottobre”. Si deve a una confusione con l’avverbio di luogo l’errata grafia con l’accento, che pure ogni tanto si trova in alcuni moduli e documenti ufficiali

- Pavia, * 17 ottobre 2011

Certo, la cosa migliore sarebbe evitare del tutto questa forma arcaica estranea all’italiano contemporaneo e scrivere semplicemente 

- Pavia, 17 ottobre 2011. 

 

VEDI ANCHE 

monosillabi accentati e non accentati

 

 

LOCUZIONI

Le locuzioni sono gruppi di parole che, in relazione grammaticale tra loro, esprimono un determinato concetto e formano un’unità lessicale. A seconda della funzione che svolgono, si distinguono in

LOCUZIONI AVVERBIALI
- a momenti, di proposito

LOCUZIONI VERBALI
- andar su, mettere insieme

LOCUZIONI AGGETTIVALI
- stanco morto, amici per la pelle

LOCUZIONI POLIREMATICHE
- pesce pagliaccio, biglietto da visita

LOCUZIONI CONGIUNTIVE
- nel caso in cui, per quanto

LOCUZIONI PREPOSIZIONALI
- invece di, non distante da

LOCUZIONI INTERIETTIVE
- al ladro!, Dio ci salvi!

 

 

-LOGÌA

-logìa è un >>>suffissoide che deriva dal greco logos ‘discorso’. Si trova in molte parole composte derivate dal greco o formate modernamente in cui significa ‘discorso, espressione’ o ‘studio, teoria, scienza’

- tautologia (‘discorso che ripete la stessa cosa’)

- psicologia (‘studio della psiche’)

- zoologia (‘studio degli animali’)

- ufologia (‘studio degli ufo’)

In alcune parole, però, il suffissoide -logìa assume un significato diverso, quello di ‘raccolta, scelta’, che deriva dal verbo greco lèghein

- antologia (‘scelta delle parti migliori’)

- carfologia (‘movimento automatico e continuo delle mani come per afferrare invisibili oggetti vaganti, osservabile nei malati deliranti o in stato di angoscia’).

 

 

LOGICA, ANALISI vedi ANALISI LOGICA

 

 

-LOGO, PLURALE DEI NOMI IN vedi -FAGO, -LOGO, PLURALE DEI NOMI IN

 

 

LUBRICO: LÙBRICO O LUBRÌCO?

La pronuncia corretta di questo aggettivo che significa ‘sdrucciolevole’, ma anche ‘osceno, indecente’ sarebbe lùbrico, con accentazione >>>sdrucciola (come nell’etimo latino lùbricum ‘scivoloso’)

- Il ciottolato era lùbrico, in forte pendio (C. E. Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana)

Tuttavia, la pronuncia non etimologica lubrìco (modellata su >>>rubrìca e, per contrasto, su quelle errate come *pùdico) è ormai talmente diffusa da essere diventata legittima per le orecchie della maggioranza dei parlanti

- in preda a pensieri lubrìchi / andò sotto a un camion di fichi (F. Guccini, I Fichi)

Il plurale è lùbrici (femminile lùbriche).

 

VEDI ANCHE 

accento

 

 

AVVERBI DI LUOGO

Gli avverbi di luogo servono a specificare il luogo di un’azione, la collocazione di una persona o di un oggetto nello spazio e la distanza di una persona o di un oggetto rispetto a chi parla o ascolta.

Rispetto a un luogo, conosciuto o sconosciuto, i principali avverbi di luogo sono i seguenti.

Dentro, fuori, sopra, sotto, dietro, davanti, vicino, accanto, lontano, intorno, su, giù

- È abbastanza alto per passarci sotto

- Maria e Franco abitano vicino

- Ieri gli sei passata davanti senza salutarlo

- Stammi accanto!

Via e altrove esprimono l’allontanamento da un luogo in modo generico

- Paolo e Lucia sono già andati via

- Pazienza: cercherò altrove

Qui, qua, quassù, qua sotto ecc. indicano un luogo vicino a chi parla e meno vicino o lontano da chi ascolta. Qui e i suoi composti si usano per indicare un luogo ben definito, qua e i suoi composti si usano per indicare un’area senza una determinazione precisa, anche se i due avverbi sono spesso usati come sinonimi perfetti 

- Domani partiamo tutti da qui

- Vieni qua!

- Le chiavi devono essere qua sotto

, , laggiù, là sopra ecc. indicano un luogo lontano sia da chi parla, sia da chi ascolta. e i suoi composti si usano per indicare un luogo ben definito, e i suoi composti si usano per indicare un’area senza una determinazione precisa, anche se spesso i due avverbi sono usati come sinonimi perfetti

- Antonella è già che ci aspetta

- Mi dispiace, sopra non ci arrivo

- Dovete continuare fino a laggiù

• In alcuni contesti, svolgono la funzione di avverbi di luogo anche i >>>pronomi personali atoni ci, vi e ne

- Nell’astuccio non ci sono più penne (complemento di >>>stato in luogo)

- Ho deciso, da Maria ci vengo anch’io (complemento di >>>moto a luogo)

- Hanno ristrutturato la stazione? Non ci metto piede da anni (complemento di >>>moto per luogo)

- Basta così: me ne vado (complemento di >>>moto da luogo).

 

USI 

Gli avverbi costì e costà (con i composti costaggiù e costassù), tradizionalmente usati per indicare un luogo lontano da chi parla ma vicino a chi ascolta, sopravvivono oggi solo nell’uso parlato di Toscana

- Rimani costì dove ti trovi.

 

STORIA 

In italiano antico esistevano altri avverbi di luogo, oggi scomparsi o di uso rarissimo:

indi ‘di là’

- Fortuna, che sì spesso indi mi svia (P. Bembo, Rime

quinci e quindi ‘di qui’

- Quinci l’invida dea gl’inseminati / campi mira (U. Foscolo, Le Grazie)

quivi ‘qui, in riferimento a un luogo già nominato’

- Uscimmo da una porta che mettea sulla laguna; e quivi era una gondola (S. Pellico, Le mie prigioni

lungi ‘lontano’

- Ecco non lungi un bel cespuglio vede (L. Ariosto, Orlando furioso).

 

 

COMPLEMENTO DI LUOGO

Nell’analisi logica, il complemento di luogo indica la disposizione nello spazio di un oggetto, di un essere animato o di un’azione. 

È introdotto da varie >>>preposizioni proprie (come a, da, in, su, per, tra, fra), proposizioni improprie (come sopra, sotto, davanti, dietro ecc.) o da locuzioni >>>preposizionali (come in cima a, in mezzo a, nel mezzo di ecc.). 

Tradizionalmente si distinguono quattro diversi complementi.

 

STATO IN LUOGO
per indicare la posizione in cui si trova un oggetto o un essere animato o in cui avviene un'azione
- Ho cenato a casa di amici
- L'opera è stata rappresentata al Teatro San Carlo

MOTO A LUOGO
per indicare la direzione verso la quale è diretto un oggetto o un essere animato
- Carlo va a Roma ogni lunedì
- Il treno per Parigi parte al binario 11

MOTO DA LUOGO
per indicare la provenienza di un oggetto o di un essere animato
- Vengo da Bologna
- Siamo partiti da casa mia alle 8

MOTO PER LUOGO
per indicare lo spazio attraversato da un oggetto o da un essere animato
- Sono passato per il centro storico di Siena
 

 

 

ESPRESSIONI DI LUOGO

Sono espressioni di luogo alcune locuzioni>>>avverbiali costruite con varie >>>preposizioni, come ad esempio di qua e di là, di su e di giù

- Quello dev’essere ubriaco: guarda come va di qua e di là!

Per indicare un luogo indeterminato si può usare anche in giro 

- A presto allora, ci vediamo in giro

Un tipo particolare di locuzione avverbiale di luogo è quella formata da un nome ripetuto due volte dopo un verbo di moto (andare, camminare). L’espressione assume il valore di moto: ‘vicino a, rasente a’

- camminare muro muro

- navigare riva riva

- farcela pelo pelo

Vengono usate come espressioni di luogo anche numerose preposizioni improprie: contro, davanti, dietro, dentro, fuori, lungo, oltre, sotto, sopra, verso, vicino, presso

- L’autobus ferma proprio davanti alla scuola

- Passeggiava lungo il fiume

- Cominciamo ad andare verso casa

- È successo vicino a Bari.