IL PERIODO IPOTETICO
La proposizione condizionale più la sua reggente formano il cosiddetto periodo ipotetico, cioè un periodo che si regge su un'ipotesi.
La proposizione subordinata (quella che esprime la condizione) si chiama protasi (cioè premessa); la proposizione reggente si chiama apodosi (cioè conseguenza). Tra queste due proposizioni esiste una relazione molto stretta, tanto che insieme costituiscono il periodo ipotetico.
Il periodo ipotetico può essere di tre tipi:
• della realtà: quando nella protasi si esprime una condizione reale, e pertanto nell'apodosi si fa la previsione di qualcosa che avverrà sicuramente.
Nella protasi si ha il verbo all'indicativo presente o futuro, e nell'apodosi all'indicativo presente o futuro o all'imperativo
Es. Se cadi di lassù, ti rompi una gamba.
Se sei stanco, vai a riposarti.
Se farai come dico, ti troverai bene.
• della possibilità: quando nella protasi si esprime un fatto possibile, temuto o sperato, e pertanto nell'apodosi si mostra la possibile conseguenza.
Nella protasi si ha il verbo al congiuntivo imperfetto e nell'apodosi al condizionale presente o all'imperativo
Es. Se tu fossi qui, sarei più tranquillo.
Se mi interpellassero, esprimerei il mio parere.
Se ti assumessero, comunicamelo subito.
• dell'irrealtà: quando nella protasi si esprimono fatti palesemente irreali e che si suppone non potranno verificarsi; è quindi irreale anche l'apodosi. Nella protasi si ha il verbo al congiuntivo imperfetto o trapassato, e nell'apodosi al condizionale presente o passato
Es. Se fossi miliardario, starei sempre alle Hawaii.
Se mi avessero assunto, avrei già comprato l'auto.
Se Cesare non fosse stato ucciso, sarebbe diventato imperatore dei Romani.
□ PROP. AVVERSATIVA: esprime una circostanza opposta a quanto viene detto nella reggente. Può essere:
- esplicita: se introdotta da quando, mentre, invece, laddove ecc. + indicativo o condizionale
Es. Ha preso l'auto, quando tutti gli consigliavano il treno.
È voluta andare in montagna, mentre io avrei preferito il mare.
- implicita: se introdotta da invece di, anziché ecc. + infinito
Es. Esce sempre con gli amici anziché studiare.
□ PROP. COMPARATIVA: esprime un confronto, un paragone con quanto è detto nella reggente. Può essere:
- esplicita: > di uguaglianza: se introdotta da come, quanto, quale ecc. (spesso correlati nella reggente con cosi, tanto, tale) + indicativo o condizionale
Es. L'esame non è stato facile come sembrava.
Ha dato ai figli tanto amore quanto ne aveva ricevuto dai genitori.
Mi sono prodigato tanto quanto avrebbe voluto mio padre.
> di maggioranza: se introdotta da di quanto, di quello che, di come, che ecc. (correlati nella reggente con più) + indicativo, congiuntivo o condizionale
Es. Lo studio è più duro di
quello che mi avevano detto.
Si è dimostrato più generoso di quanto pensassi.
Ho versato più lacrime di quanto avrei
immaginato.
> dì minoranza: se introdotta da di quanto, di quello che, di come, che ecc. (correlati nella reggente con meno) + indicativo, congiuntivo o condizionale
Es. Quella ragazza si è
rivelata meno simpatica di quello che tu asserivi. Il weekend è stato meno noioso
di quanto temessi.
Ho guadagnato meno di quanto avrei voluto.
- implicita: se formata da più che, piuttosto che, piuttosto di, prima di, ecc. + infinito
Es. Preferisco morire piuttosto che vedere mio figlio drogato.
Prima di essere rinchiuso in un ospizio vado a stare con mia nuora.