Schede di grammatica italiana
I 4
PROPOSIZIONI INCIDENTALI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni incidentali (dette anche parentetiche) sono proposizioni coordinate o subordinate costituite da una frase (detta anche inciso) posta all’interno di un’altra frase.
Di solito sono racchiuse tra due virgole, due trattini o due parentesi tonde
- Luca, mi pare, arriverà domani
- Il suo migliore piazzamento – ci risulta – è stato un terzo posto
- Giovanni, Claudio e (se vogliamo essere sinceri) Anna sono i veri responsabili
Le proposizioni incidentali possono trovarsi anche tra la fine di un’altra frase e un segno di punteggiatura forte (il punto) o intermedio (due punti e punto e virgola). In questi casi, l’inizio dell’inciso può essere segnalato solo dalla virgola
- Il treno è già arrivato, mi sembra
- Il treno è già arrivato, mi sembra: guarda là
- Il treno è già arrivato, mi sembra; non ti conviene salire?
Le proposizioni incidentali si costruiscono in maniera diversa a seconda che siano primarie o secondarie.
• Le proposizioni incidentali primarie non hanno alcun legame formale con la frase nella quale sono inserite e hanno il verbo all’indicativo, al congiuntivo, al condizionale o al gerundio
- Le loro azioni, a quanto pare, non sono efficaci
- Tu ed io – sembrerebbe – siamo molto simili
- Tra poco – voglia il cielo! – Mauro avrà finito i compiti
- I due (stando alle indiscrezioni) si sposeranno l’anno prossimo
• Le proposizioni incidentali secondarie, invece, hanno un legame sintattico con la frase nella quale sono inserite. Sono introdotte da una congiunzione coordinativa (e, o) o subordinativa (come, se, sebbene, che) e hanno il verbo all’indicativo, al congiuntivo, al condizionale o all’infinito
- L’unico assente, e non poteva essere altrimenti, era Luigi
- La vittoria (se non sbaglio) è imminente
- Quel tuo amico – come dire – non ci piace.
USI
Quando una proposizione incidentale – anteposta o posposta – introduce l’indicazione in una battuta di dialogo, il verbo precede quasi sempre il soggetto
- «Eccoci arrivati» dice Luigi
- «Dove sono andati?» chiese lei.
VERBI INCOATIVI
I verbi incoativi sono verbi della III coniugazione che presentano l’inserimento dell’interfisso -isc- tra la radice e la desinenza.
Questo ampliamento avviene solo in alcune voci.
• Nella 1a e 2a persona singolare e nella 3a persona singolare e plurale dell’indicativo presente
fin-isc-o, cap-isc-i, prefer-isc-e, contribu-isc-ono
• Nella 1a e 2a persona singolare e nella 3a persona singolare e plurale del congiuntivo presente
defin-isc-a, favor-isc-a, obbed-isc-a, sment-isc-ano
• Nella 2a persona singolare e 3a persona singolare e plurale dell’imperativo
inser-isc-i!, guar-isc-a!, reag-isc-ano!
STORIA
Questi verbi si chiamano incoativi per analogia con i verbi latini in -sco come senesco ‘comincio a invecchiare’ o pallesco ‘comincio a impallidire’, che indicano l’inizio di un’azione (dal latino incohare ‘cominciare’). Pur avendo conservato il nome, questi verbi non hanno più questo valore.