Schede di grammatica italiana
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FONDAMENTI O FONDAMENTA?

La parola fondamento ha due plurali.

• Il plurale maschile fondamenti è impiegato nel senso figurato e metaforico di ‘principi alla base di un pensiero, una struttura astratta, un’istituzione’

i fondamenti della civiltà, i fondamenti della fisica, i fondamenti della filosofia

• Il plurale femminile fondamenta si usa quando ci si riferisce al significato proprio di ‘base su cui poggia una costruzione’

le fondamenta di un palazzo, le fondamenta della casa, le fondamenta di una chiesa.

 

DUBBI 

Le fondamenta non va confuso con la fondamenta (plurale fondamente), che indica invece una strada di Venezia che costeggia un canale o un rio

la fondamenta delle Zattere, le fondamente nove.

 

VEDI ANCHE   

plurali doppi

 

 

FONOSIMBOLI vedi ONOMATOPEE

 

 

FORESTIERISMI vedi PRESTITI

 

 

FORMA ATTIVA, PASSIVA E RIFLESSIVA

A seconda del rapporto tra il verbo e il soggetto della frase si distinguono una forma (o diàtesi) attiva, passiva o riflessiva.

• La forma attiva si ha quando il soggetto svolge l’azione espressa nel verbo. Si può avere con verbi sia transitivi, sia intransitivi

La palla entrò nella porta

Mario corre

• La forma passiva si ha quando il soggetto subisce l’azione espressa nel verbo. Si può avere solo con verbi transitivi

La squadra è stata sconfitta 

Le chiavi furono ritrovate dal portiere

• La forma riflessiva si ha quando il soggetto coincide con l’oggetto. Si può avere solo con verbi transitivi

Mario si guarda allo specchio 

Continuiamo così: facciamoci del male (N. Moretti, Bianca).

 

VEDI ANCHE   

transitivi e intransitivi, verbi

 

 

FORMAGGIERA O FORMAGGERA?

La grafia corretta è formaggiera, perché il suffisso è -iera 

olio> oliera

te> teiera

e dunque formaggio> formaggiera

Però, dato che la i di -gie- non si pronuncia, né serve a indicare la corretta pronuncia della g, è accettata anche la grafia formaggera

«Quale malocchio?» chiese Lometto tranquillo vuotando la formaggera nella fondina (A. Busi, Vita standard di un venditore provvisorio di collant).

 

DUBBI 

Non esiste una regola univoca che permetta di scegliere la grafia con assoluta certezza. Così alcuni nomi prediligono la forma con la i superflua

crociera, gorgiera, raggiera 

mentre altre parole hanno entrambe le forme

aranciera / arancera, panciera / pancera 

In caso di dubbio, è necessario consultare il vocabolario.

 

STORIA 

In generale, la i superflua non è ammessa in sillaba non accentata (tranne qualche caso come scienziato, coscienzioso) e tende a regredire rispetto a un secolo fa, quando erano ancora molto frequenti grafie come messaggiero, passeggiero, leggiero, oggi a tutti gli effetti antiquate. 

 

VEDI ANCHE   

diacritici, segni

ce o cie, ge o gie, sce o scie?

 

 

-FORME

-forme è un suffissoide derivato dal latino -formem ‘dalla forma di’ (a sua volta calco dal greco -morphos) e si trova in parole derivate direttamente dal latino (multiforme) o formate modernamente

filiforme (‘a forma di filo’) 

vermiforme (‘a forma di verme’) 

aghiforme (‘a forma di ago’).

 

USI 

Dal punto di vista del significato, -forme corrisponde al suffissoide -morfo (e anche, ma solo parzialmente, a -oide), che però sono di origine greca e di uso più tecnico.

Un esempio è la coppia multiforme / polimorfo, il cui significato è tendenzialmente lo stesso (‘che ha molte forme’), con la differenza che multiforme è di uso letterario

Musa, quell’uom di multiforme ingegno / dimmi (I. Pindemonte, Odissea)

mentre polimorfo si usa in campo scientifico

Eritema essudativo polimorfo (www.medicitalia.it).

 

 

FORME NOMINALI DEL VERBO vedi MODI DEL VERBO

 

 

FORMICA: FÒRMICA O FORMÌCA?

Si tratta di una coppia di omografi.

Fòrmica, con accentazione sdrucciola, significa ‘laminato plastico’

tavoli di formica, banchi di formica, mobili di formica

Formìca, con accentazione piana, indica l’insetto

la formica rossa, una fila di formiche.

 

VEDI ANCHE   

accento

 

 

FOSSO O FOSSA?

Si tratta di due parole che hanno la stessa origine, ma sono di genere diverso.

• Il maschile fosso indica un grande buco, anche naturale, spesso lungo e stretto

Sta’ attento a non cadere nel fosso

Fu scaraventato / in un palazzo, in un fosso / non ricordo bene (L. Dalla, Com’è profondo il mare)

• Il femminile fossa, indica uno scavo nel terreno, più o meno profondo ed esteso

Ha scavato una fossa per piantare l’albero

La fossa del leone / è ancora realtà (L. Battisti, Il nostro caro angelo).

 

VEDI ANCHE   

alternanza di genere e di significato

 

 

FRA vedi TRA O FRA?

 

 

FRANARE: AVERE O ESSERE?

Il verbo franare nei tempi composti va usato sempre (anche in senso figurato) con l’ausiliare essere 

Il ponte della ferrovia è franato 

Il mercato finanziario sarebbe franato presto.

 

USI 

Nel parlato contemporaneo, franare si trova usato anche con l’ausiliare avere, ma si tratta di un uso che nello scritto è sconsigliabile. 

Significativa l’alternanza tra le due soluzioni in questo articolo di giornale, con l’ausiliare essere usato dal giornalista e l’ausiliare avere usato da un testimone e riportato tra virgolette

Improvvisamente il terreno è franato. [...] Secondo alcuni testimoni «la terra ha franato subito dopo il passaggio di un camion» («Corriere della Sera»).

 

VEDI ANCHE   

avere o essere?

 

 

FRANCESISMI vedi PRESTITI

 

 

FRASE 

La frase è un insieme di parole disposte intorno a un verbo di senso compiuto e autonomo. Si possono distinguere due tipi di frase.

• La frase semplice (detta anche proposizione) è formata da un unico verbo

Oggi è una bella giornata

• La frase complessa (detta anche periodo) è formata da più proposizioni collegate tra loro sullo stesso livello o su livelli diversi

Oggi è una bella giornata e ci sarà il sole

Oggi è una bella giornata perché sei arrivato tu

Nell’analisi del periodo, la frase autonoma dal punto di vista del contenuto e della sintassi può essere:

- una proposizione indipendente, se è l’unica del periodo

- una proposizione principale, se da essa dipendono altre proposizioni, dette subordinate.

I collegamenti tra le varie proposizioni possono essere di due tipi.

• La coordinazione (chiamata anche paratassi) pone le frasi sullo stesso livello usando le varie congiunzioni coordinanti come e, , o, oppure, ma e così via o ricorrendo alla giustapposizione (cioè al collegamento tramite i soli segni di punteggiatura)

Tuona da stamattina e da qualche ora grandina

Tuona da stamattina; da qualche ora grandina 

• La subordinazione (chiamata anche ipotassi) mette le frasi su livelli diversi, per cui c’è la frase che regge (chiamata reggente o sovraordinata) da cui dipendono le varie frasi di diverso grado (chiamate subordinate o secondarie) collegate con una congiunzione o con una preposizione

Sto bene, benché non abbia dormito

Dichiarò di star bene

La subordinazione può presentare due forme:

- la forma esplicita, quando usa un verbo di modo finito (indicativo, congiuntivo, condizionale)

Siamo venuti perché ti vogliamo bene

- la forma implicita, quando usa un verbo di modo indefinito (infinito, gerundio, participio)

Siamo arrivati usando l’auto di Giacomo.

 

STORIA 

Nell’italiano antico, letterario e non, si usava anche un’altra costruzione della frase che univa la paratassi con l’ipotassi, la cosiddetta paraipotassi, nella quale la subordinata era collegata alla reggente attraverso una congiunzione coordinativa

Sedendo io pensoso in alcuna parte, ed io mi sentio cominciare un tremuoto nel cuore (D. Alighieri, Vita nova).