Schede di grammatica italiana
E 2
EDILE: EDÌLE O ÈDILE?
La pronuncia corretta è edìle, che ricalca l’accento della base latina aedìlem.
La pronuncia èdile è dunque scorretta, anche se si tratta di un errore abbastanza comune e diffuso da tempo. L’errata ritrazione dell’accento si deve probabilmente al modello di aggettivi molto usati come àbile, èsile ecc., che sono accentati sulla prima sillaba (sdrucciola, accentazione).
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accento
VERBI EFFETTIVI
I verbi effettivi rappresentano una categoria dei verbi copulativi e servono per indicare uno stato, una sembianza o una trasformazione
Luisa appare felice
La piazza sembra deserta
La tua casa diventa sempre più accogliente
Si costruiscono con un complemento predicativo del soggetto.
Non possono essere coniugati al passivo, perché sono sempre intransitivi.
Anche alcuni verbi predicativi come nascere, crescere, invecchiare, rendere, fare ecc. possono essere usati come copulativi effettivi
I bambini crescono sani e robusti
La verità rende liberi.
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forma attiva, passiva e riflessiva
transitivi e intransitivi, verbi
EGLI / LUI
I pronomi personali soggetto di 3a persona sono:
- egli, lui ed esso per il singolare maschile;
- ella, lei ed essa per il singolare femminile;
- loro, essi/esse per il plurale.
Tra questi, le forme lui (maschile), lei (femminile) e loro (plurale sia maschile, sia femminile) sono oggi nettamente preponderanti, tanto nel parlato, quanto nello scritto, anche formale.
STORIA
L’uso di lui, lei e loro come pronomi soggetto è stato a lungo sanzionato dai grammatici del passato e oggetto di dibattito nella storia della grammatica italiana fin dal Cinquecento. Oggi non vi sono più dubbi sull’accettabilità di queste forme.
ELEMENTARITÀ O ELEMENTARIETÀ?
La forma corretta è elementarità. Infatti i sostantivi che derivano da aggettivi terminanti in -are si formano con il suffisso -ità.
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-ità, -ietà o -eità?
VERBI ELETTIVI
I verbi elettivi rappresentano una categoria dei verbi copulativi formata dall’uso copulativo di verbi come eleggere, nominare, proclamare.
Possono essere usati nella forma passiva con un complemento predicativo del soggetto
Ariel Sharon venne eletto (= forma passiva) primo ministro (= complemento predicativo del soggetto) perché prometteva al paese di farlo vivere in condizioni di sicurezza («La Repubblica»)
Oppure nella forma attiva con un complemento predicativo dell’oggetto
Il Presidente della Repubblica ha nominato (= forma attiva) mio nonno Cavaliere del lavoro (= complemento predicativo dell’oggetto).
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forma attiva, passiva e riflessiva
ELISIONE
L’elisione è la soppressione (dal latino elisionem ‘ferita’) della vocale alla fine di una parola davanti alla vocale iniziale della parola successiva
l’amore (anziché lo amore)
L’elisione è segnalata nello scritto tramite l’apostrofo.
Si ricorre all’elisione con diversi tipi di parole.
• Con gli articoli:
- l’elisione è obbligatoria quando l’articolo singolare maschile lo è seguito da una parola che comincia per vocale
*lo amico > l’amico
*lo inizio > l’inizio
*lo esercizio > l’esercizio
- l’elisione è normale ma facoltativa quando gli articoli singolari femminili la e una sono seguiti da una parola che comincia per vocale
la amica > l’amica
la esposizione > l’esposizione
una amica > un’amica
una esposizione > un’esposizione
- l’elisione è possibile, anche se ormai rara e da evitare per via del gusto arcaizzante che caratterizza queste scelte, con gli articoli plurali gli davanti a parola che inizia per i (gl’indigeni) e con le davanti a una parola che comincia con una qualsiasi vocale (l’eliche).
• Con le preposizioni articolate
*dello occhio> dell’occhio
*nello atrio > nell’atrio
• Con la preposizione di
d’altro canto
la proposta ha un qualcosa d’avvincente
• Con i pronomi personali atoni lo, la, mi, ti, ci, si, vi, ne, ve
la ho visto > l’ho vista
lo ho cercato > l’ho cercato
si arrende > s’arrende
• Negli aggettivi numerali cardinali e ordinali
cento anni > cent’anni
la sest’ultima volta
• Con questo, quello, alcuna, quanto
questo avvenimento > quest’avvenimento
quanto altro > quant’altro
• Con la 2a persona singolare dell’imperativo di alcuni verbi come fare, dire, dare, andare
Fa’ (fai) meno rumore, per favore!
Di’ (dici) liberamente quello che pensi
Da’ una mano al tuo vicino
Va’ (vai) a casa
• Con po’ (poco)
un po’ di pane
ne voglio un po’
Inoltre, in alcuni casi la caduta di una vocale per elisione porta all’unione di due forme in un’unica parola:
- con il prefisso ri- davanti a parola che inizia per a
ravvedersi (ri + avvedersi)
- nella composizione di alcune parole (base + suffisso)
elegantone (elegante + one, con elisione della -e finale della base).
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troncamento