Schede di grammatica italiana
C 6
CODARDIA: CODARDÌA O CODÀRDIA?
La pronuncia corretta è codardìa, con accentazione piana come nel caso degli altri nomi astratti derivati tramite il suffisso -ia da aggettivi
codardo> codardìa
allegro> allegrìa
geloso> gelosìa
o anche da nomi
signore> signorìa
tiranno> tirannìa.
USI
La pronuncia codàrdia è da considerarsi errata. Nel caso di termini scientifici come afasia, aritmia, embolia, però, la pronuncia con accentazione sdrucciola è rara ma accettata sulla base della doppia accentazione diffusa nel latino scientifico a partire dal suffisso greco -ìa.
CODESTO
Codesto è usato oggi soltanto in Toscana o nella lingua burocratica per indicare vicinanza a chi ascolta (o legge)
Ti garba codesto libro?
Il sottoscritto chiede a codesta amministrazione la seguente autorizzazione
Altre forme possono avere funzioni analoghe a quelle degli aggettivi dimostrativi.
• Tale (indefiniti, aggettivi e pronomi)
Tale domanda mi lascia perplesso
L’incontro è avvenuto in tale circostanza
• Simile
Un simile uomo fa al caso nostro
Non mi piace una simile domanda
• Stesso, medesimo
Lo stesso uomo risolverà la difficile situazione
La medesima questione pone seri problemi
e tutta una serie di aggettivi caratteristici ormai del linguaggio burocratico o comunque dell’italiano scritto formale, detto, suddetto, anzidetto, citato, succitato, sottoscritto, presente
Il suddetto ufficio richiede chiarimenti in proposito
Il presente documento ha valore ufficiale.
USI
Sto, sta, sti, ste (anche con l’apostrofo ’sto, ’sta, ’sti, ’ste) sono forme tipiche del linguaggio parlato informale, da evitare nello scritto, se non per imitare il registro colloquiale
Cos’è tutto sto casino?
Tommaso lasciò cadere pure stavolta il discorso, non chiedendo altre precisazioni su ’sto ragazzo (P. P. Pasolini, Una vita violenta)
Sta ragazza è un po’ acidella (F. Maphia, Ragazze acidelle)
Nell’univerbazione danno origine alle forme obbligatorie stavolta, stamattina, stamane, stasera, stanotte (più informali rispetto a questa volta, questa mattina, questa sera, questa notte)
Stasera ci facciamo il bagno. Contenta? (N. Ammaniti, Ti prendo e ti porto via)
Qui, ai loro posti, questa sera sedevamo noi, i vivi (G. Bassani, Il giardino dei Finzi-Contini)
Nell’italiano informale e parlato questo e quello possono essere rafforzati rispettivamente dagli avverbi di luogo qui, qua e lì, là, da collocare dopo il sostantivo
questa casa qui, quel giardino là, questo libro qua, quei fiori lì.
VEDI ANCHE
dimostrativi, aggettivi
quello
questo
COEFFICIENTE O COEFFICENTE?
La grafia corretta è coefficiente (composto di co- + efficiente).
PLURALE DEI NOMI IN -CO, -GO
I nomi che terminano in -co e -go possono formare il plurale in -chi e -ghi oppure in -ci e -gi. A determinare l’oscillazione è (sia pure non in tutti i casi) la posizione dell’accento:
- i nomi con accentazione piana di solito hanno il plurale in -chi e -ghi
fuòco> fuochi
làgo> laghi
- i nomi con accentazione sdrucciola di solito hanno il plurale in -ci e -gi
mèdico> medici
psicòlogo> psicologi.
NOMI COLLETTIVI
I nomi collettivi indicano un gruppo generico di persone, animali o cose
folla, esercito
branco, sciame
fogliame, pentolame, paccottiglia
Possono assumere valore collettivo (e concreto) anche altri tipi di parole:
- i numerali che esprimono un’unità o che forniscono un senso approssimativo di quantità
dozzina, decennio
un centinaio
- i nomi astratti utilizzati al posto di una categoria
la gioventù (inteso come ‘i giovani’)
la stampa (inteso come ‘i giornalisti’)
- i nomi concreti che di per sé non sono collettivi, ma sono percepiti come tali per l’uso traslato che se ne fa in alcuni linguaggi settoriali
Trasmissioni che interessano una larga fascia di spettatori
Abbonamenti per l’intera rete autofilotranviaria.
COLLUTORIO O COLLUTTORIO?
La forma corretta è collutorio. La parola, infatti, deriva dal latino collùtus, con una sola t, a sua volta da collùere, ovvero ‘sciacquare’.
La forma errata colluttorio, molto diffusa fino a qualche anno fa anche nella pubblicità dei prodotti farmaceutici, si deve forse al modello di parole come colluttazione
A cosa serve il collutorio antibatterico? (www.inerboristeria.it)
Il colluttorio è un vero e proprio alleato della bocca e delle gengive (www.colluttorio.it).
COLMO O COLMATO?
Si tratta di due diverse forme del participio passato del verbo colmare ‘riempire fino all’orlo’ che nell’italiano contemporaneo hanno diversificato e specializzato il proprio uso.
• Colmo, participio passato senza suffisso (o participio accorciato), si usa solo in funzione di aggettivo qualificativo
Un bicchiere colmo di spumante
La misura è colma
• Colmato si usa come participio passato del verbo colmare
Finalmente ho colmato le lacune in matematica.
DUBBI
Diversa origine ha il sostantivo colmo (dal latino culmen), che indica ‘il punto più alto, l’apice’, sia in senso proprio sia in senso figurato, e oggi si usa soprattutto nell’espressione è il colmo! ‘è troppo, è stato superato il limite!’
Era al colmo della felicità
Basta, questo è il colmo!
STORIA
Il valore propriamente verbale di colmo era vivo nella lingua dei secoli scorsi
Hai colmo la misura de’ cattivi pensieri (C. Cantù, Storia universale).
COMPLEMENTO DI COLPA
Nell’analisi logica, il complemento di colpa indica la colpa di cui qualcuno è responsabile o per la quale viene accusato.
Può essere introdotto dalle preposizioni di e per
Il colpevole del furto è stato arrestato
Mi sento responsabile per quello che è successo.
COMINCIARE vedi FRASEOLOGICI, VERBI
COMPLEMENTI DI COMPAGNIA O UNIONE
Nell’analisi logica, il complemento di compagnia indica la persona o l’animale insieme al quale si compie o si subisce un’azione. Può essere introdotto dalla preposizione con o dalle locuzioni preposizionali insieme con, insieme a, in compagnia di ecc.
Paola è andata a fare la spesa con sua sorella
In Francia abitavo insieme alla mia gatta
Il complemento di unione è analogo al precedente, solo che si riferisce a una cosa o a un oggetto
Franco gira sempre con il suo nuovo portatile
Sei uscito ancora con quei pantaloni macchiati!