Schede di grammatica italiana
C 5
-CIA, -GIA, -SCIA, PLURALE DEI NOMI IN
Nei plurali dei sostantivi femminili terminanti con le sillabe -cia o -gia non accentate, la grafia segue di solito una regola pratica:
- si conserva la i quando la c e la g sono precedute da vocale
acacia> acacie
ciliegia> ciliegie
- si elimina la i quando c e g sono precedute da consonante
goccia> gocce
spiaggia> spiagge
Si tratta di una questione puramente ortografica: al plurale, infatti, la i non viene pronunciata (come nel singolare) e non serve neanche a indicare la corretta pronuncia della c e della g (come invece accade nel singolare); dunque potrebbe essere eliminata sempre. E questo accade – in una situazione analoga – con i nomi che terminano con la sillaba -scia non accentata
conscia> consce
coscia> cosce
fascia> fasce
Quando invece la i dei gruppi -cia, -gia, -scia è accentata, al plurale (ovviamente) si conserva sempre
farmacìa> farmacìe
strategìa> strategìe
scìa> scìe.
STORIA
La regola pratica che viene qui indicata per le parole in -cia e -gia si è diffusa e imposta solo a partire dalla metà del Novecento. Questo spiega, in testi più antichi, la presenza di grafie che seguono un diverso criterio, ispirato dall’etimologia
provincie (latino provinciae)
ciliege (latino *cereseae)
La prima grafia, ad esempio, si ritrova ancora nelle targhe e nei cartelli stradali di molte città.
CIASCUNO O OGNUNO?
Ciascuno e ognuno sono pronomi indefiniti usati per indicare una quantità non determinata della quale si vogliono considerare i singoli elementi.
• Quando i due pronomi precedono il verbo, questo è coniugato al singolare
Ciascuno riceverà la sua parte
Ognuno è fabbro della sua sconfitta / ognuno merita il suo destino (F. De Gregori, Vai in Africa Celestino)
• Quando i due pronomi seguono il verbo, quest’ultimo è coniugato al plurale
Svolgono ognuno la propria mansione
E non abbiamo ciascuno lo stesso sentimento? (L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal)
Ciascuno e ognuno hanno il femminile (ciascuna di voi, ognuna di voi) ma non il plurale. Inoltre possono essere seguiti dal complemento partitivo
Ho pensato a un regalo per ciascuno / ognuno di voi
I pronomi ciascuno e ognuno hanno anche un uso distributivo
Hanno distribuito una caramella ciascuno
Canterete una canzone ognuno
A differenza di ognuno, ciascuno può essere usato anche come aggettivo
È prevista una pausa dopo ciascun atto
Al maschile, la forma dell’aggettivo ciascuno cambia a seconda della parola che viene dopo, seguendo le stesse regole che valgono per l’articolo indeterminativo uno / un
ciascuno iettatore / juventino / gnocco / psicologo / storico / sciocco / zio
ciascun flusso / gradino / amico / dado / terreno/ erede
La forma femminile è sempre ciascuna
Ciascuna coppia fa storia a sé
Ciascuna storia è diversa dall’altra
Ciascuna idea è degna di rispetto.
CIGLI O CIGLIA?
La parola ciglio ha due plurali.
• Il maschile cigli, invece, indicherebbe ‘le estremità di una strada lungo un solco, un fosso, un precipizio’. Con questi significati tuttavia il vocabolo è usato prevalentemente al singolare
il ciglio della strada> i cigli della strada
• Il plurale femminile ciglia si usa in riferimento ai peli che sono sulle palpebre; oppure, in ambito scientifico, a strutture vagamente simili come aspetto ma non come funzione (ad esempio le ciglia che tappezzano le vie respiratorie)
Batteva le ciglia per la luce
I protozoi si muovono tramite flagelli, ciglia o pseudopodi.
VEDI ANCHE
plurali doppi
CILIEGIE O CILIEGE?
In base alla regola empirica che si usa per il plurale dei nomi in -cia, -gia, -scia, la grafia corrente del plurale di ciliegia è ciliegie.
Tuttavia, fino alla metà del secolo scorso ha avuto una certa diffusione anche la grafia ciliege (latino *cereseae). La si ritrova ancora nel titolo dell’ultimo romanzo di Oriana Fallaci, pubblicato postumo: Un cappello pieno di ciliege. In questo secondo caso, la scelta si dovrà o alla formazione linguistica della scrittrice (nata nel 1929) o all’ambientazione storica del romanzo, dato che l’espressione proviene da una lettera che s’immagina scritta nel Settecento.
CIOÈ vedi DICHIARATIVE, CONGIUNZIONI
CIONONOSTANTE O CIÒ NONOSTANTE?
Sono da considerarsi corrette sia le grafie separate ciò nonostante e ciò non ostante, sia le grafie con univerbazione ciononostante e cionnonostante (con raddoppiamento sintattico), anche se quest’ultima è oggi molto meno frequente.
ACCENTO CIRCONFLESSO
L’accento circonflesso (^), presente in francese (e quindi in alcuni prestiti, come ad esempio crêpe), è un segno che nell’italiano contemporaneo è caduto in disuso quasi del tutto.
Tradizionalmente, tuttavia, assolveva ad almeno tre diverse funzioni:
- la resa del plurale di nomi e aggettivi in -io
vario> varî (o varii o, più anticamente, varj)
- la distinzione, anche in altri casi, tra due omografi
côrso (= della Corsica)
corso ( = participio passato di correre, o sostantivo derivato dallo stesso verbo)
- la segnalazione di alcuni tipi di contrazione propri della lingua antica o poetica
tôrre (= togliere)
côrre (= cogliere).
VEDI ANCHE
accento
CIRCUITO: CIRCÙITO O CIRCUÌTO?
Si tratta di una coppia di omografi.
• Circùito, con accentazione sdrucciola (come nell’etimo latino circùitum) significa ‘circonferenza, percorso, sistema elettrico’
Sebastian Vettel vinse la sua prima gara sul circùito di Monza
• Circuìto, con accentazione piana, è il participio passato del verbo circuìre
Hanno circuìto una coppia di anziani per poi derubarli.
STORIA
La pronuncia piana circuìto è stata usata nei secoli scorsi anche per il significato di ‘percorso’, forse anche in un passo dantesco
Or perché in circuito tutto quanto / l’aere si volge (D. Alighieri, Purgatorio)
Oggi è tuttavia una pronuncia da considerarsi errata.
CLITICI, PRONOMI vedi PERSONALI, PRONOMI