Schede di grammatica italiana
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BALZO O BALZA?

Sono due parole di genere diverso che derivano (più o meno direttamente) dallo stesso etimo: la parola latina balteum, che aveva diversi significati, tra cui ‘cintura’ e ‘luogo recinto da dirupi’.  

• Il maschile balzo in italiano ha diversi significati:

- nel significato meno comune di ‘ripiano che interrompe il pendio di un monte’ o ‘luogo scosceso’ deriva direttamente dalla base latina

mi cambia’ io; e come sanza cura / vide me ’l duca mio, su per lo balzo / si mosse, ed io di rietro inver l’altura (D. Alighieri, Purgatorio)

- nel significato più diffuso di ‘salto’, ‘scatto’, deriva dal verbo italiano balzare, per il cui etimo dobbiamo ipotizzare un verbo latino *balteare, a sua volta da balteum

ciò detto agì da gran cialtrone / con balzo da leone / in sella si lanciò (F. De Andrè, Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers)

• Il femminile balza deriva dal plurale della base latina (baltea) e può indicare ‘una parete particolarmente ripida’ o ‘un tratto di pianura che segue un dirupo’

Medardo di Terralba saliva e scendeva di buon’ora per le balze (I. Calvino, Il visconte dimezzato

o anche una fascia colorata posta come ornamento all’estremità delle vesti

una gonna a balze.

 

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alternanza di genere e di significato

 

 

BANCO O BANCA?

Sono due parole di genere diverso che derivano (più o meno direttamente) dallo stesso etimo: il germanico bank ‘panca’, da cui l’italiano ha tratto in epoche diverse il maschile banco e il femminile banca.

• Il maschile banco ha esteso nel tempo il suo significato originario, fino a indicare mobili di vario genere 

banco degli imputati, banco di scuola, banco di chiesa, banco del governo, banco del mercato

ed è vivo in numerose espressioni idiomatiche

banco di prova, vendere o comprare sotto banco, farmaci da banco

Già nel Medioevo, tuttavia, il vocabolo banco cominciò a essere usato in riferimento al prestito di denaro; un uso di cui resta ancora traccia nell’italiano contemporaneo

banco dei pegni, Banco di Sicilia, Banco di Sardegna

Banco si usa inoltre per indicare un ammasso o uno strato di materiale vario in espressioni come

banco di sabbia, banco di nebbia, banco di pesci

• Il femminile banca si è specializzato quasi subito in riferimento agli istituti di credito e agli edifici in cui hanno sede

banca di credito, banca popolare, Banca d’Italia

Per estensione, banca designa oggi qualsiasi centro, istituto o associazione destinati alla conservazione di materiale, anche in senso figurato

banca del sangue, banca del midollo, banca dati, banca del tempo.

 

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BARBERA: IL O LA?

Entrambe le soluzioni sono accettabili

Il vitigno di questo ottimo Barbera sorge a Canale d’Alba (www.docwine.it)

Una Barbera che punta all’eccellenza (L. Veronelli, «Corriere della sera»)

I nomi dei vini sono quasi tutti maschili

il chianti, il barbaresco, il morellino, il negramaro

L’uso risulta oscillante solo per i nomi che finiscono in -a, i quali tendono a essere trattati come nomi femminili. L’uso al femminile, in particolare, è il più comune proprio in casi come

la barbera, la bonarda, la freisa

Tuttavia, per molti di questi nomi è piuttosto comune anche l’uso al maschile (ovvero la concordanza implicita con un sottinteso vino)

il (vino) barbera, il (vino) bonarda, il (vino) freisa.

 

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genere dei nomi

 

 

BARRA vedi SBARRETTA

 

 

BEATO TE O BEATO A TE?

In questo tipo di frasi esclamative formate con un aggettivo, la forma corretta è quella senza la preposizione a

Beato te!, Povero me! 

Il pronome personale te (o me) ha qui funzione di soggetto e come tale non deve essere preceduto da alcuna preposizione.

L’uso della preposizione a, diffuso nell’italiano regionale centro-meridionale, va dunque evitato sia nello scritto, sia nel parlato di una certa formalità.

 

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a (preposizione)

tu o te?

 

 

BELLO

L’aggettivo qualificativo bello presenta forme diverse per il singolare e il plurale maschili, a seconda della parola che segue. La scelta tra le varie forme del singolare (bello, bell’ con elisione e bel con troncamento) e del plurale (bei e begli) segue le stesse regole che valgono per l’articolo determinativo.

Il femminile, invece, è sempre bella al singolare tranne alcune eccezioni, e belle al plurale

bello spettacolo / begli spettacoli

bell’albero / begli alberi

bel cane / bei cani

bell’amica / belle amiche

bella storia /belle storie

bella casa / belle case 

La forma plurale belli si usa soltanto quando l’aggettivo si trova dopo la parola alla quale si riferisce o quando la precede immediatamente

Hai degli occhi molto belli

Belli, i tuoi occhi ma Hai dei begli occhi.

 

DUBBI 

Davanti a parole di origine straniera che cominciano con h, ci si regola a seconda del suono che ha la lettera nella pronuncia italiana (in questi casi, per essere sicuri, è opportuno consultare il vocabolario).

• Quando l’h è muta si usa la forma maschile singolare bell’

un bell’hotel

un bell’haiku di Basho

• Quando invece l’h è aspirata (come in molte parole inglesi e tedesche), si usa bello

La storia merita un bello happy end hollywoodiano

Tuttavia l’uso è spesso oscillante, anche per l’incertezza sul reale valore dell’h, trattata nella maggior parte dei casi come se fosse muta

L’enigmistica è un bell’hobby.

 

USI 

• Davanti a parole che cominciano con la i, oggi si usa quasi sempre la forma begli senza elisione

Begli individui che conosci!

anche se la forma con elisione continua a essere usata sporadicamente

Prima Marconato compie due begl’interventi proprio su Bertolini, poi fa un vero miracolo su colpo di testa ravvicinato di Masini (www.loschermo.it)

• Davanti a parole che cominciano con i gruppi ps e pn sono piuttosto diffuse nello scritto informale le forme, comunque sconsigliate, bel / bei

Marco scopre di interessare a Maria e intanto aiuta Lele a lavoro: la maggiore dei Martini litiga con il bel psicologo Matteucci (tv.fanpage.it)

Preferisco dei bei pneumatici da strada (www.ferraraforum.it)

• Davanti a parole di origine straniera che cominciano con la w, ci si regola a seconda del suono che la lettera ha nella pronuncia italiana

un bel weekend. 

 

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