Schede di grammatica italiana
A 9
APPLAUDO O APPLAUDISCO?
La forma oggi più frequente è di gran lunga applaudo. Solo per alcuni modi (indicativo e congiuntivo presente, imperativo) e solo per alcune persone (1a, 2a, 3a singolare e 1a plurale) è ancora possibile usare varianti del tipo di applaudisco, coniugate come nei verbi cosiddetti incoativi.
PERSONA | INDICATIVO, PRESENTE | CONGIUNTIVO, PRESENTE | IMPERATIVO |
io | applaudo / applaudisco | applauda / applaudisca | |
tu | applaudi / applaudisci | applauda / applaudisca | applaudi / applaudisci |
lui/lei | applaude / applaudisce | applauda / applaudisca | |
loro | applaudono / applaudiscono | applaudano / applaudiscano |
In tutti gli altri casi, il verbo applaudire presenta oggi solo la forma senza l’interfisso -isc-.
APPOSIZIONI
L’apposizione è un sostantivo che ne accompagna un altro per determinarlo e attribuirgli una proprietà particolare.
• Può precedere il nome a cui si riferisce
il console Cicerone
o seguirlo (in questo caso, è preceduta da una virgola)
Pietro Rossi, meccanico
• Può essere:
- semplice (cioè costituita solo da un sostantivo)
il dottor Bianchi
- oppure composta (quando al sostantivo si aggiungono altri elementi)
Tacito, il grande storico romano
Come l’attributo, l’apposizione può riferirsi sintatticamente:
• sia al soggetto
Mario, idraulico italiano, ha salvato la sua bella
• sia a un complemento qualunque
Sono stato a Saint Etienne, città del centro della Francia
Un particolare costrutto appositivo è quello che prevede la presenza del dimostrativo quello e della preposizione di
Quel gran genio del mio amico (L. Battisti, Sì viaggiare).
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analisi logica
APRII O APERSI?
Il passato remoto del verbo aprire (così come nel caso di coprire, di offrire e dei loro composti) presenta la possibilità di usare (nella 1a e 3a persone singolari e nella 3a plurale) sia le forme con radice apr-, sia le forme con radice apers-.
INDICATIVO, PASSATO REMOTO
io aprii / apersi
tu apristi
lui/lei aprì / aperse
noi aprimmo
voi apriste
loro aprirono / apersero
USI
Benché in passato le due forme fossero usate indifferentemente, oggi aprii, aprì e aprirono sono decisamente più comuni (e consigliabili) di apersi, aperse e apersero.
A PROPOSITO O APPROPOSITO?
La grafia corretta è a proposito
I numeri a proposito dello spread tornano ad essere incoraggianti (www.milanofinanza.it)
La grafia approposito (con univerbazione, come negli avverbi appunto, soprattutto ecc.), piuttosto diffusa fino ai primi del Novecento, oggi è rara e sconsigliabile.
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avverbiali, locuzioni
ARANCIO O ARANCIA?
Come accade spesso in questi casi, il maschile (arancio) indica l’albero; il femminile (arancia) indica il frutto di quell’albero. Il sostantivo arancio può riferirsi anche al colore, chiamato più comunemente, arancione.
USI
È comunque molto diffuso in tutta Italia l’uso del maschile arancio/aranci anche per indicare il frutto
in questa stagione di aranci succosi (www.coquinaria.it).
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alternanza di genere e di significato
ARCHEOLOGI O ARCHEOLOGHI?
Il plurale più diffuso è archeologi, come sempre quando i nomi in -fago e -logo si riferiscono a persone e non a cose. Meno comune, e meno consigliabile, la forma archeologhi.
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-fago, -logo , plurale dei nomi in
-co, -go, plurale dei nomi in
ARCI-
Il prefisso arci- (dal greco àrkhein ‘comandare’) forma nomi composti come
arcidiavolo, arcivescovo, arciduca
È anche usato (oggi solo in modo scherzoso) come prefisso rafforzativo di aggettivi, a cui dà valore di superlativo
arcinoto, arcicontento, arcistufo.
STORIA
Nell’italiano dei secoli scorsi non era raro l’uso scherzoso di arci- seguito da un superlativo assoluto: arcibellissimo, arcilunghissimo ecc.
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alterazione
stra-
COMPLEMENTO DI ARGOMENTO
Nell’analisi logica, il complemento di argomento indica la cosa o la persona della quale si parla.
Può essere introdotto dalle preposizioni di e su o da locuzioni preposizionali come a proposito di, intorno a, riguardo a e così via
parlare di sé
discutere a proposito di cose futili
indugiare su un particolare
un trattato riguardo all’origine del linguaggio.
STORIA
Era molto diffuso nei secoli scorsi (ma può essere usato anche oggi, come ripresa di un gusto antiquato) l’uso del complemento di argomento nei titoli
Sulla decadenza dell’agricoltura e sul feudalismo in Italia (V. E. Emiliani)
Sulla teoreticità delle norme costituenti (A. Filipponio)
Sul parlato (R. Sornicola)
L’uso più comune era quello con la preposizione di, che ricalcava il complemento di argomento latino, molto frequente in tanti capolavori dell’antichità (il De bello gallico di Cesare, il De senectute di Cicerone ecc.)
Dei sepolcri (U. Foscolo)
Del perché l’economia africana non è mai decollata (M. Milani)
Del fregarsene di tutto e del non fregarsene di niente (Fratelli Calafuria).
ARTERIOSCLEROSI: ARTERIOSCLÈROSI O ARTERIOSCLERÒSI?
Sono corrette entrambe le pronunce. In questi e in altri casi di termini medici derivanti dal greco, l’accento può essere posto in entrambe le posizioni.
• Sulla terzultima sillaba (sdrucciola, accentazione) si conserva l’accentazione dell’etimo greco
arteriosclèrosi, anchìlosi, èdema, flògosi
• Sulla penultima sillaba (piana, accentazione) si conserva l’accentazione che i termini avevano nel latino
arterioscleròsi, anchilòsi, edèma, flogòsi.
USI
Dato che tutte queste parole provengono sì dal greco, ma sono giunte in italiano tramite il latino scientifico, sarebbe consigliabile la pronuncia piana “alla latina”.
Tuttavia, nell’uso dei medici (e di conseguenza anche in quello di molti pazienti) risulta più diffusa la pronuncia sdrucciola, “alla greca”.
ARTICOLATE, PREPOSIZIONI vedi PREPOSIZIONI
ARTICOLI
L’articolo è una parte variabile del discorso che precede un sostantivo o una parte del discorso sostantivata
Il concerto (sostantivo) è stato molto bello
Il bello (aggettivo sostantivato) del concerto è stato il momento finale
Il mangiare (verbo sostantivato) nella mensa aziendale è scadente
Il perché (avverbio sostantivato) rimane oscuro
L’articolo concorda (concordanza) in genere e numero con la parte del discorso a cui si riferisce e può essere determinativo o indeterminativo.
◊ L’ARTICOLO DETERMINATIVO
È usato in riferimento a:
• una categoria generale, cioè una classe di persone, animali, oggetti, concetti
Il bambino impara a parlare verso i 12 mesi
• qualcuno o qualcosa che si considera già noto a chi legge o ascolta
Il bambino ha già imparato a parlare?
Le forme dell’articolo determinativo sono:
SINGOLARE ; PLURALE
maschile il, lo, l' ; i, gli
femminile la, l' ; le
◊ L’ARTICOLO INDETERMINATIVO
È usato in riferimento a:
• un individuo che fa parte di una determinata classe
C’è un bambino che piange
• qualcuno o qualcosa che viene introdotto all’interno del discorso come un dato nuovo
Aspetto un bambino
Le forme dell’articolo indeterminativo, che ha soltanto il singolare, sono:
SINGOLARE ; PLURALE
maschile un; uno
femminile une ; un'
VEDI ANCHE
omissione dell’articolo
partitivo, articolo